Mentre il mondo handheld continua a correre verso nuovi modelli, ora potrebbe essere il momento ideale per guardare al mercato dell’usato e del ricondizionato. O, perché no, anche a quello del nuovo, dove i prezzi dovranno necessariamente scendere in vista della prossima generazione.
Questo significa che le prossime settimane, con l’arrivo delle nuove ROG Xbox Ally, potrebbero essere quelle ideali per comprare l’originale ROG Ally con Z1 Extreme, che già da ora si trova a prezzi molto interessanti (anche sotto i 400€ in alcuni casi, per l’usato).
Ma ne può valere davvero ancora la pena? Avendo la mia ROG Ally con me dal day-one, e quindi con due anni di esperienza in compagnia di questo PC handheld, vi racconto perché sì e perché no, in modo che possiate valutare se può essere l’ideale per l’esperienza di gioco che vorreste da un handheld.
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Perché sì
Z1 Extreme è ancora validissimo
Il punto chiave è di certo l’esperienza di gioco, e lo Z1 Extreme di AMD che l’originale ROG Ally monta sotto la scocca si difende ancora benissimo. Certo, rispetto ad altre opzioni più costose (come ROG Ally X) soffre il fatto di avere a disposizione “solo” 16 GB di RAM a cui poggiarsi, ma posso confermarvi che con i dovuti compromessi – per niente proibitivi, su un display da 7″ come questo – si riesce ancora a giocare praticamente di tutto.
Da Alan Wake 2 a Black Myth Wukong, da Clair Obscur: Expedition 33 a Ghost of Tsushima: anche i giochi AAA, se non quando sono ottimizzati male e quindi più instabili (mi viene in mente Oblivion Remastered, che era instabile anche sulla potente MSI Claw 8AI+, oltre che sui PC desktop) sono ancora godibili su ROG Ally e questo può essere il suo più grande pro, anche oggi.
In pratica, a un prezzo abbastanza ridotto rispetto ad altri concorrenti, potete giocare sia tanti titoli che magari volete togliervi dal backlog, ma anche di tanto in tanto godervi qualcosa uscito da poco. Se è ottimizzato decentemente per girare su PC, lo Z1 Extreme riuscirà a farlo girare su ROG Ally.
Form factor davvero portatile
Se quello che vi interessa è avere un PC handheld che sia davvero portatile, sia per le dimensioni che per il peso, allora il form factor di ROG Ally è ancora uno dei più riusciti.
Potete metterla in borsa e dimenticarvi che è lì, non è ingombrante e non pesa quando la usate tenendola semplicemente in mano (e non poggiandovela sulle gambe come faccio io di solito!)

Anche l’ergonomia non è male. Il malus, certo, è che qui rinunciate del tutto ai trackpad che magari fanno comodo per la navigazione – o, almeno, se sono come quelli di Steam Deck o di Legion Go, non se sono come quello di Legion Go S.
Però ROG Ally si fa perdonare con un corpo piccolo, compatto, ben disegnato, gradevole da tenere in mano e comodo anche per sessioni di gioco lunghe.
Batteria permettendo, come vedremo…
Supporto di ASUS attento e costante con update
ASUS ha fatto un lavoro da maestra nel supporto a lungo termine per la sua ROG Ally. L’hub proprietario che si sovrappone a Windows, Armoury Crate, ha ricevuto tanti aggiornamenti ed è secondo me quello che oggi offre l’esperienza d’uso più immediata e più pulita.
Permette, in pratica, di accedere rapidamente ai vostri giochi installati, alle impostazioni utili per giocare, di gestire con facilità la potenza di ROG Ally in-game: tutto reso il più facile da raggiungere possibile, così da venire incontro a chi non è abituato a giocare su PC.
Il supporto si estende anche ai driver, che ASUS non ha mai fatto mancare e con cui è stata dietro alle uscite. Le più recenti tecnologie di AMD supportate dall’hardware sono a loro volta integrate nell’interfaccia di Armoury Crate.

Il lavoro di supporto è stato così ben fatto che, addirittura, nei giorni scorsi ho visto Legion Go Life, il maggior fan-site di Lenovo Legion Go, creare una guida per spiegare ai suoi utenti come installare sul loro PC handheld i driver di ASUS, anziché quelli molto meno puntuali di Lenovo.
Su questo, davvero chapeau ad ASUS: hanno lavorato benissimo e ROG Ally con Z1 Extreme è ancora oggi al passo con le novità. Non ha mai dato la sensazione di essere una piattaforma lanciata e “dimenticata” dal suo stesso produttore, per farla breve.
Perché no
Batteria fa davvero fatica
La nota dolente più dolente di tutte per l’originale ROG Ally è la sua batteria da soli 40Wh, praticamente ridicola rispetto alla forza che l’APU Z1 Extreme può erogare. Impostandolo in modalità turbo a 25W, per dare il massimo della potenza, rischiate di giocare solo poco più di un’ora su un gioco esoso, prima che ROG Ally si spenga.
Questo va in contraddizione con la sua portabilità: in pratica, se giocate un Alan Wake 2 su una macchina come questa, comodissima da mettersi in uno zaino e tirare fuori magari durante un lungo viaggio in metro mentre siete seduti, può spegnersi prima di arrivare al capolinea.

Chiaramente, il problema è molto meno accentuato se giocate titoli più piccoli (AA o indie, o giochi meno recenti), che magari hanno ottime performance anche con il TDP su Prestazioni, che lavora a 15W anziché a 25W.
In alternativa, potete anche valutare di sostituire la batteria con una più grande, se avete le conoscenze tecniche per farlo. Sul mio canale, molti appassionati hanno raccontato di averlo fatto e di essere ora felicissimi dell’autonomia.
Sottolineo che è anche un problema insignificante per chi invece vuole farne un uso da divano (che in realtà è anche quello che prevalentemente faccio io): in quel caso, si collega il cavo di alimentazione in dotazione e non ci si deve più preoccupare di nulla.
Al massimo, ci si preoccupa delle temperature…
Temperatura e problemi di surriscaldamenti
Il più grande grigio dell’originale ROG Ally sono le temperature molto alte che raggiunge. La dissipazione del calore non è buona come quella della successiva ROG Ally X, con cui personalmente non ho mai avuto problemi, e la temperature sotto sforzo tendono a salire facilmente, a volte anche sopra i 90°.
Questo può essere problematico sia per la vita della “console”, sia per la comodità dell’esperienza di gioco: vi sconsiglio di mettere le mani sul lato superiore mentre le temperature sono così alte.

In merito alla vita, lo dico perché molte persone che hanno comprato i modelli del day-one – tra cui la sottoscritta – hanno avuto problemi hardware dovuti proprio alle alte temperature, come lo slot micro SD rovinato, o la porta USB-C di alimentazione non più funzionante, che hanno necessitato dell’intervento dell’assistenza ASUS.
La compagnia ha dichiarato che i modelli successivi hanno apportato delle modifiche alla scheda madre per evitare l’insorgere di questi problemi legati all’alta temperatura, ma chiaramente rimane l’incognita al momento dell’acquisto. C’è chi ha giocato per due anni ad alte temperature senza avere mai un problema, chi ne ha avuti subito e chi solo dopo qualche tempo e un uso intensivo.
Se può rassicurarvi, comunque, l’assistenza di ASUS è molto precisa e mi ha permesso di riavere in tempi rapidissimi la mia ROG Ally riparata e come nuova.
Solo 7″ per i giochi AAA
ROG Ally con Z1 Extreme è un’ottima macchina per godersi anche i giochi AAA, anche se il suo display è un po’ piccolo per questo scopo.
Personalmente, avendo provato tante opzioni, per i titoli più corposi di solito preferisco macchine con un display più grande, come Legion Go (addirittura 8,8″) o MSI Claw 8 (8″).
I 7″ di ROG Ally la rendono una opzione con lo schermo più piccolo di Steam Deck OLED (7,4″), uguale a quello di Switch OLED (7″) e più piccolo di quello di Switch 2 (8″) o di PlayStation Portal (8″), per farvi un’idea.

Capiamoci: è uno schermo eccellente, con 1080p godibilissimi e 120 Hz di refresh rate che sono overkill per la loro grande fluidità. Solo, quando giocate magari un titolo dove i dettagli arricchiscono l’esperienza o che hanno testi piccoli (come Clair Obscur, per cui sono valide entrambe le cose), su 7″ avete un po’ la sensazione che il gioco non “respiri” abbastanza.
Se per voi però non è un problema, e vi sembra la dimensione ideale – credo che i miei video vi diano una buona idea, ROG Ally alla mano, della sua resa – rimane il fatto che parliamo nel complesso di un display davvero di ottima qualità. Solo, se fosse anche solo da 8″, sarebbe perfetto.
Cosa ricordare
Ci tengo a segnalare una cosa fondamentale, per aiutarvi nella vostra decisione: ha senso che, magari, vi diciate “aspetto direttamente le nuove ROG Xbox Ally con gli Z2”, ma fate attenzione.
Il nuovo modello bianco, la ROG Xbox Ally base, monta AMD Z2 A: si tratta di un chip in realtà inferiore allo Z1 Extreme della generazione precedente, che ha tecnologie più o meno affini a quelle che trovate ora su Steam Deck – ma Steam Deck conta su ottimizzazioni dei giochi specifiche per lei, mentre ROG Xbox Ally no.
Considerando che il prezzo di ROG Xbox Ally con Z2A dovrebbe essere di 599€, fate bene i vostri conti. Se, invece, volete puntare direttamente ROG Xbox Ally X per andare con la top di gamma, il prezzo sale a 899€. In pratica, se state aspettando la nuova generazione ma volete comunque una APU di livello Extreme, non spenderete meno di 899€.
Anche questa consapevolezza rende ROG Ally con Z1 Extreme così interessante, in questo momento: in futuro, per giocare con una APU Extreme, la spesa sarà più consistente rispetto a quella per le macchine di prima generazione.

In alternativa, valutate anche l’eccellente ROG Ally X di prima generazione con Z1 Extreme, che di sicuro nelle prossime settimane avrà dei cali e comparirà di più nel mercato dell’usato/ricondizionato: risolve tutti i problemi di surriscaldamento, ha una batteria eccellente e una ergonomia imbattibile, oltre a 24 GB di RAM che rendono le sue performance ancora migliori.
Attenzione, però: compratela nuova solo sotto gli 899€, dato che vedo che online i prezzi sono un po’ impazziti per via della sua scarsa disponibilità.
Tra i tanti PC handheld che ho acquistato per lavorarci sul mio canale, ROG Ally X è una di quelle che più di tutte mi fanno sentire che non c’è ancora davvero bisogno di una nuova generazione, se non permetterà un salto consistente rispetto a tutto ciò che di buono offre già la potenziata di casa ASUS.


