Certi ritorni sicuramente fanno battere il cuore dei nostalgici: io, ad esempio, sono stata molto felice del ritorno di The Elder Scrolls IV: Oblivion, che rimane il mio preferito del filone dei giochi di ruolo a mondo aperto e tema fantasy di casa Bethesda Game Studios.
Considerando però che Oblivion Remastered su Steam Deck ha lo status di Verificato, come se la cava giocato in handheld? È un’etichetta che ha senso o le rinunce sono troppe per riuscire a goderselo?
Secondo me, siamo più dalle parti di questa seconda opzione.
The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered

Steam Deck: verificato
Uscita: 22 aprile 2025
Genere: gioco di ruolo
Sviluppatore: Bethesda Game Studios, Virtuos
Publisher: Bethesda Softworks
Cos’è The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered
Hai commesso un errore e sei in prigione per scontare la tua pena. O, almeno, pare che sia per questo: il destino, invece, fa in modo che quella stessa cella sia la via per un passaggio segreto da cui transiterà l’Imperatore di Cyrodill – il tuo signore e sovrano.
Quando le sentinelle che lo scortano lasciano il passaggio aperto, finisci coinvolto nel viaggio che sta cercando di portarlo al sicuro: l’imperatore vede qualcosa in te, qualcosa da predestinato, e mentre una tragedia si consuma e lascia il trono vacante – senza signore e senza eredi – sarai proprio tu, un signor nessuno, ad aiutare la regione in un momento di crisi senza precedenti, mentre demoni infernali venuti dalle piane dell’Oblivion stanno invadendo le città.
La parola d’ordine di The Elder Scrolls è sempre stata libertà assoluta e anche Oblivion Remastered non fa eccezione: da questa premessa narrativa, si snoda un gioco di ruolo a mondo aperto dove puoi andare dove vuoi, fare le cose nell’ordine che vuoi, esplorare quanto vuoi e crearti la fama che vuoi. Sei un paladino che aiuta i bisognosi o un assassino prezzolato? Rubi ai ricchi per dare ai poveri o punisci severamente con la tua lama quelli che osano allungare le mani sulle tasche altrui?
La bellezza della saga fantasy di Bethesda ha sempre trovato casa in questo assoluto senso di libertà e di coinvolgimento in un mondo vero, vivo e caratteristico. E in Oblivion Remastered quella sensazione torna, ovviamente, all’ennesima potenza, dal 2006 al 2025.
Migliori impostazioni per The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered su Steam Deck
La mia Steam Deck, dalla schermata Prestazioni, ha FSR abilitato con nitidezza 3.
Generale
- Modalità finestra: schermo intero
- Risoluzione: 1280×800
- V-Sync: no
- Limite framerate: 60 (ma potete provare 30)
- Campo visivo prima persona: 75
- Campo visivo terza persona: 75
- Motion blur: no
- Riflessi schermo: sì
Qualità
- Qualità distanza orizzontale: medio
- Qualità effetti: basso
- Qualità foglie: medio
- Qualità ombre: basso
- Qualità riflessi: basso
- Qualità post-processing: basso
- Qualità peli: basso
- Qualità vestiti: basso
- Ray-tracing hardware lumen: no
Avanzate
- Tecnica upscaling: FSR
- FSR3 – Modalità: Bilanciato
- FSR 3 – Definizione: 50
- FSR 3 – Frame generation: no (ma potete provare se non vi dà fastidio l’effetto)
Esperienza di gioco
L’esperienza di gioco è complicata: se negli spazi chiusi non ci sono grossi problemi tecnici, e il frame rate riesce a rimanere abbastanza stabile sopra i 35 fps, quando si è nel mondo aperto – ossia nel cuore di Oblivion – le cose si fanno più complicate. Per tenere una buona fluidità bisogna scendere tanto a compromessi con il dettaglio grafico – dettaglio grafico che, però, è anche la sola ragion d’essere per l’esistenza di questa Remastered.
Ci sono momenti proprio problematici, come battaglie con molti nemici sullo schermo, e in generale l’esplorazione sacrifica molto nel colpo d’occhio. Inoltre, anche abbassando del tutto le impostazioni, rimane comunque una forbice piuttosto ampia nel frame rate – a cui il frame generator può ovviare in parte, considerando la sua instabilità che in alcuni casi mi ha dato frame rate peggiori di quando l’ho tenuto disattivato.







L’esperienza di gioco quindi è fatta di picchi, verso l’alto e verso il basso. Contrariamente a quanto lo status di Verificato suggerirebbe, il gioco ha bisogno di più di una ottimizzazione per essere goduto serenamente su Steam Deck, dove perde tanto della sua bellezza, è strapieno di pop-in evidente (non solo alle decine di tradizionali schermate di caricamento, ma anche mentre esplorate, nella mappa del mondo di gioco, e anche aumentando la distanza visiva) ed è un po’ aleatorio in cosa funziona bene e cosa no.
Peccato, perché i controlli sono perfetti e anche la struttura, che rimane quella classica di Oblivion, va a nozze con la fruizione in portatile, tra missioni da gestire in totale libertà e la possibilità di salvare in qualsiasi momento.
Oltretutto, non si risparmiano neanche i consumi: il gioco gira costantemente sopra i 20W e posso dire che, anche provandolo su piattaforme più potenti dove raggiunge anche i 30W su APU che spingono più di quella di Steam Deck, rimane comunque altalenante e problematico nelle prestazioni, per quanto giocabile in modo un po’ più sereno (parlo di ROG Ally X e MSI Claw 8, che hanno dalla loro anche un’infinità di RAM).
Difficoltà delle impostazioni
La difficoltà nella gestione delle impostazioni a mio avviso è media. Ci sono tante possibilità con cui sperimentare e, in questo, di certo aiutano i preset. Ci sono anche diverse tecnologie possibili di upscaling, oltre all’opzione di attivare il frame generator.
Se le opzioni di per loro sono abbastanza chiare, ciò che può essere un po’ complicato allo stato attuale è trovare una impostazione che sia valida e giocabile per tutti gli scenari: se è vero che negli spazi chiusi, come i dungeon, Oblivion Remastered su Steam Deck si comporta bene, lo è anche che nel mondo aperto o nelle città il frame rate può oscillare molto.

Potete sperimentare un po’ per trovare la vostra soluzione ideale, insomma, ma magari quello che ha fatto girare bene il gioco mentre passeggiavate per una caverna non sarà altrettanto soddisfacente quando vagherete per i villini e i fiumi di Cheydinhal e potreste doverci rimettere mano.
Ne vale la pena?
Sono combattuta, ma propendo verso il no. Considerando che il lavoro svolto su Oblivion Remastered è soprattutto tecnico (ci sono anche cambi alla UI, ma niente di sconvolgente), giocarlo castrando volutamente proprio la parte tecnica depotenzia il senso di questo ritorno.
Unreal Engine 5 è una bestia difficile da domare, con tanto pop-in e che mi ha dato instabilità anche sul mio PC desktop (ho una dignitosissima 4060Ti da 16 GB e il gioco ha momenti in cui saltella da 120 fps a 11 fps, ndr): l’instabilità è meno accentuata su Steam Deck rispetto a quella che ho visto sul mio computer, ma il dettaglio grafico è molto sacrificato – pur non riuscendo, questo, a garantire comunque una stabilità continua, dato che in momenti come la battaglia di Kvatch anche piattaforme più potenti, come una MSI Claw 8, faticano a stare sopra i 20 fps.
Secondo me, su Steam Deck si può fare se è l’unica piattaforma che avete a disposizione. In alternativa, valutate anche il cloud se avete una buona connessione. L’unica certezza è che non ha senso che venga indicato come Verificato: questo non è decisamente il meglio che Steam Deck può dare, neanche alla lontana. Dovrebbe essere etichettato come Giocabile – perché lo è, ma al momento su Deck non è niente più di questo.
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