Clair Obscur: Expedition 33 è una delle cose più belle successe agli amanti dei giochi di ruolo a turni negli ultimi anni.
Dopo la bellezza di Metaphor: ReFantazio nel 2024, il team francese di Sandfall Interactive, ispirandosi agli anni d’oro di Final Fantasy, ha dato i natali a un gioco di ruolo a turni che svecchia la sua natura senza tradirla, mettendo al centro della scena anche un comparto narrativo struggente e una colonna sonora maestosa.
Ma tutta queste bellezza, creata con un amore evidente e accecante per i classici del genere, si può vivere anche su Steam Deck? In realtà sì, ma servono degli accorgimenti di importanza vitale. E con alcune consapevolezze che vediamo insieme in questo articolo.
Clair Obscur: Expedition 33

Steam Deck: giocabile
Uscita: 24 aprile 2025
Genere: gioco di ruolo
Sviluppatore: Sandfall Interactive
Publisher: Kepler Interactive
Cos’è Clair Obscur: Expedition 33
Nato da un team di sviluppatori innamorati dei classici di Final Fantasy – dei loro turni, delle loro atmosfere, della narrativa con personaggi che non ti dimentichi più – Clair Obscur: Expedition 33 è un gioco di ruolo a turni che ne ammoderna la formula senza tradirla.
Mescola così le meccaniche classiche ad alcune in tempo reale, come la schivata e la parata perfetta che dà vita al contrattacco – ma non solo: l’esplorazione è anche scandita da alcune logiche da soulslike, con le bandiere che fanno da save point, da punti di level up e da punti di ristoro, che però fanno ricomparire i nemici una volta riposato al checkpoint.
La vicenda ci trasporta a Lumiére, una sorta di reimmaginazione di Parigi, dove la vita è così fragile che sembra quasi normale morire giovanissimi: ogni anno, un’entità conosciuta come la pittrice scrive nel cielo un numero decrescente – e tutte le persone che hanno quell’età scompaiono all’istante.
Il nostro protagonista Gustave decide, con un gruppo di (quasi) coetanei, di partire per cercare di fermare una volta per sempre l’operato della Pittrice e provare a restituire una prospettiva di vita alle persone di Lumiére, che muoiono sempre più giovani.
La sua è la Spedizione 33. E nessuno delle precedenti è mai tornato indietro, mentre la Pittrice è sempre lì…
Migliori impostazioni per Clair Obscur: Expedition 33 su Steam Deck
La mia Steam Deck, dalla schermata Prestazioni, ha FSR abilitato con nitidezza 3. Nel mio caso, il gioco sta girando Proton Experimental.
La prima cosa, fondamentale, da fare, è sbloccare le impostazioni grafiche di Clair Obscur: Expedition 33 su Steam Deck, che sono altrimenti impossibili da modificare. Vi ho mostrato come fare in questa guida.
Generale
- Preset rapido: media (o bassa)
- Tipo di scaling: TSR
- Modalità di scaling: Media
- Risoluzione: 75%
- FPS massimi: 30 fps (potete provare a lasciare senza limiti)
- V-Sync: disattivata
- Modalità: schermo intero
- RIsoluzione: 1280×800
Immagine
- Gamma: 1
- Contrasto: 1
- Luminosità: 1
Post-processing
- Sfocatura dei movimenti: disattivata
- Grana della pellicola: disattivata
- Aberrazione cromatica: disattivata
- Vignettatura: attiva
Rendering
- Anti-aliasing: media
- Ombre: media
- Illuminazione generale: media
- Riflessi: media
- Post-processing: media
- Texture: media
- Effetti visivi: media
- Natura: media
- Ombreggiatura: media
Esperienza di gioco
Lasciando le impostazioni di gioco di default, senza sbloccarle, Clair Obscur: Expedition 33 su Steam Deck riesce a mantenere un frame rate sempre dalle parti dei 45 fps, ma con un compromesso grafico che penalizza troppo pesantemente la meravigliosa direzione artistica.
Per questo, molto meglio sbloccare il gioco e passare alle impostazioni personalizzate, trovando la soluzione ideale per voi. Con quelle che ho segnalato, il gioco riesce a mantenersi un po’ più coerente negli effetti di luce (spesso le texture dei capelli dei personaggi saltellano un po’ su Deck, e lo fanno tanto con il gioco in default) e l’immagine è molto più nitida, anche se il frame rate oscilla molto di più.



Se questo in realtà non è un grosso problema nell’esplorazione, potrebbe essere un po’ più problematico per le parate e le schivate in tempo reale nelle battaglie, quindi badate a non sacrificare troppo. Con le impostazioni che segnalo, sto giocando rimanendo sempre intorno ai 30 fps o poco sopra, con qualche eccezione.
La parte della world map, infatti, è un po’ più problematica e può oscillare intorno ai 25 fps, ma senza compromessi che rendono il titolo ingiocabile.
Nel complesso, quindi, l’esperienza di gioco è giocabile (l’etichetta assegnata da Valve quindi è sensata, questa volta), anche se i compromessi tecnici si vedono – e non potrebbe essere altrimenti.
Non si arriva dalle parti dei 40 fps, ma si può combattere abbastanza serenamente e i più grossi grattacapi sono soprattutto in alcune sequenze narrative dove, come accennavo, può saltare il caricamento di qualche texture sui capelli dei protagonisti, che assumono colori… fantasiosi.






Pur essendo un gioco di ruolo a turni, il gioco salva molto spesso e questo è perfetto per una fruizione portatile.
Anche i controlli sono ben distribuiti e non difficoltosi, mentre sono presenti alcuni testi molto piccoli, che risultano tali anche se ingrandite al massimo il font dalle opzioni – principalmente nei menù dove si assegnano le abilità ai protagonisti.
Difficoltà delle impostazioni
Le impostazioni non sono difficili: sono presenti i preset che vi danno una grossa mano a impostare rapidamente il gioco come desiderate, e che potete poi andare a modificare cambiando il livello di dettaglio dei singoli aspetti. In molti casi il gioco se la cava bene su Media, mentre quando ci sono difficoltà (soprattutto nella world map) si può scalare su Bassa.
La parte complicata, come di consueto, è soprattutto trovare un equilibrio che vi soddisfi. Per un RPG a turni trovo che rimanere intorno ai 30 fps per me sia soddisfacente a fronte del livello di dettaglio che così si raggiunge, ma per altri potrebbe non essere altrettanto.
Di per loro, addirittura, come dicevo le impostazioni non sarebbero nemmeno accessibili e dove sbloccarle con la procedura segnalata, che impedisce a Clair Obscur: Expedition 33 su Steam Deck di capire di trovarsi… beh, su Steam Deck. Una volta fatto, i menù sono leggibili e facili da comprendere, senza un eccesso di opzioni inutili con cui barcamenarsi.
Ne vale la pena?
La risposta non è semplice: Clair Obscur: Expedition 33 è un gioco che fa della messa in scena, della sua direzione artistica e della sua atmosfera una ragion d’essere, una cifra stilistica unica.
È inevitabile che questo su Steam Deck ne esca un po’ penalizzato, ma devo dire che, sbloccando le impostazioni, il risultato che si ottiene è assolutamente fruibile. Pieno di compromessi rispetto alla controparte desktop, saltellante nel frame rate, ma fruibile se non avete altre piattaforme su cui farlo. Le immagini allegate a questo articolo possono darvi una buona idea di quello che sarà ciò che vedrete su schermo.
Diciamo che non sarebbe la mia prima scelta, ma se volete giocarci potete farlo senza imprecazioni e senza rimanere piantati da qualche parte. Ci saranno meno effetti, luci meno suggestive, ma vi godrete comunque un combat system maiuscolo, dei personaggi che vi ruberanno cuore e anima e una colonna sonora che vi rimanderà all’età dell’oro di Final Fantasy.
La risposta, quindi, è complicata: ne vale la pena se è l’unico modo che avete per giocare Clair Obscur. Se avete altre piattaforme, potete valutare quelle per un’atmosfera un po’ più vicina a così come l’avevano pitturata gli autori. L’importante, se amate i giochi di ruolo, è che ci giochiate.
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