Penso di aver perso il conto delle volte in cui ho detto che Windows è un po’ croce e delizia dei PC handheld: il fatto che il sistema operativo li renda dei veri e propri computer è eccezionale per la loro compatibilità, dato che permettono di giocare qualsiasi cosa, su qualsiasi client. D’altro canto, l’interfaccia di Windows è pensata per schermi più grandi di quelli dei PC handheld, con il risultato che l’esperienza d’uso è spesso costretta e abbastanza scomoda.
Fare click sugli elementi di Windows non è sempre banale – e l’idea di star dietro agli aggiornamenti di sistema e dei singoli driver è molto scomoda, rispetto invece al modo “unificato” in cui gli update vengono gestiti ad esempio su SteamOS, che funziona come una console.
Oltretutto, un PC handheld è anche appesantito da tutto ciò che Windows offre ma che non vi serve per giocare: non penso vi interessi l’installazione di Office se avete comprato la vostra ROG Ally per giocare un po’ di Elden Ring.
Per fortuna, dopo tante dichiarazioni d’intenti, al CES 2025Microsoft ha confermato che entro l’anno ci saranno novità importanti per Windows, con il sistema operativo che si aggiornerà e cambierà qualcosa proprio per venire incontro agli utenti dei PC handheld.

Windows per handheld: le parole di Microsoft
Ai microfoni di The Verge, il vice presidente per la “prossima generazione” di Microsoft, Jason Ronald, ha spiegato che entro l’anno avremo novità importanti per Windows su PC handheld come ROG Ally, Legion Go o MSI Claw.
Ronald ha spiegato che, con il know-how accumulato da Microsoft ormai da decenni nel mondo console, è importante che le consapevolezze su quell’immediatezza dell’esperienza di gioco vengano portate anche su PC, e conseguentemente anche su PC handheld:
«Abbiamo davvero innovato per lungo tempo nel mondo console» ha spiegato il dirigente, «e ora che siamo in partnership con altri esponenti dell’industria, ciò che conta è capire come portare quelle innovazioni che abbiamo incubato e sviluppato nel mondo console anche su PC, e sui PC handheld».
Quello che Ronald intende è che le esperienze di Xbox e di Windows devono in qualche modo venirsi incontro, unendo il know-how di Microsoft per offrire la miglior esperienza gaming da entrambi i mondi.
«Credo che si tratti di mettere insieme il meglio di Xbox e di Windows, perché abbiamo trascorso gli ultimi vent’anni a costruire un sistema operativo di fama mondiale, ma che è chiuso al mondo console» ha spiegato il vice presidente.
«Ciò che stiamo facendo è essere molto concentrati su come portiamo quelle esperienze [console], sia per i giocatori che per gli sviluppatori, nel più ampio ecosistema Windows».

Una sfida non da poco, ma sulla quale il gigante di Redmond sta già lavorando, considerando che Ronald afferma di essere consapevole delle difficoltà che Windows porta su un PC handheld, con uno schermo piccolo e periferiche di input ben diverse da quelle di un tradizionale PC.
«Siamo concentrati sulla volontà di semplificarlo, di renderlo più simile all’esperienza di una console. Il nostro obiettivo è mettere il giocatore e la sua libreria di giochi al centro dell’esperienza, senza tutta quella roba di Windows con cui devi vedertela oggi».
In pratica, è possibile che in futuro i PC handheld diventino davvero come delle Xbox portatili, con una interfaccia vicina a quella delle console, che però sotto gira Windows: immaginatelo un po’ come la differenza tra Steam aperto su Windows e Steam in modalità Big Picture, che è diventato poi la base di Steam OS.
«Penso che avremo un bel po’ da condividere nel corso dell’anno. Credo che sarà un bel viaggio e che vedrete col tempo molti investimenti – alcuni li state già vedendo, ma posso garantirvi che più avanti quest’anno avremo di più da dirvi».
Ronald ha sottolineato che lo scopo ultimo è quello di semplificare l’esperienza, in modo che «Windows sia grandioso per giocare su qualsiasi dispositivo». A rendere più facile questo lavoro c’è il fatto che, dopotutto, il sistema Xbox è stato costruito proprio sopra quello di Windows, quindi ci sono già molte parti condivise tra le due realtà, di cui Microsoft può avvantaggiarsi per migliorare il suo sistema operativo desktop e renderlo più immediato per i videogiocatori.

«Ci sono semplicemente delle cose di Windows che non sono pensate per te, se non hai davanti una tastiera e un mouse, come il supporto per i thumbstick, per i controller, e cose come quelle. Ci sono dei modelli di interazione fondamentali a cui stiamo lavorando, per assicurarci che – a prescindere dai dettagli del sistema operativo – tutto dia la sensazione di essere nativo, come in un dispositivo gioco-centrico e una esperienza gioco-centrica».
Devo dire che questa è una delle novità che più mi intrigano arrivano dal CES: un Windows che finalmente sposa il mercato dei PC handheld, rendendo anche macchine come Legion Go, ROG Ally e MSI Claw più immediate, affini al giocare in portabilità, può essere una svolta fondamentale per l’appetibilità di questi dispositivi. Che, lo abbiamo visto, sono già decisamente in rampa di lancio.
VIA | The Verge