Con la meritata fama conquistata da Obsidian Entertainment in tutti questi anni, è ovvio che tutti gli amanti dei giochi di ruolo hanno tenuto i fari puntati su Avowed. Su Tahva Central e Secondo Tahva, però, la domanda è più precisa: com’è giocare Avowed su Steam Deck?
Dopo un po’ di giorni di prove – e una ottima prima impressione sul gioco in sé, a prescindere dalla piattaforma su cui intendete giocarlo, per chiunque abbia amato i The Elder Scrolls – oggi vediamo come se la cava l’inviato dell’Imperatore nelle Terre Viventi: si può giocare anche in handheld?
La risposta è… sì e no.
Avowed

Steam Deck: giocabile
Uscita: 18 febbraio 2025
Genere: gioco di ruolo
Sviluppatore: Obsidian Entertainment
Publisher: Xbox Game Studios
Questo articolo è stato realizzato grazie a un codice del gioco
fornito da Xbox mediante Keymailer. Grazie!
Cos’è Avowed
Immaginate The Elder Scrolls, ma fategli incontrare l’universo e la lore di Pillars of Eternity ed ecco che avete messo insieme la ricetta di Avowed. Si tratta di un gioco di ruolo in prima persona, un cosiddetto “GDR all’occidentale”, che vi mette nei panni di un personaggio da voi creato – inviato nelle isole delle Terre Viventi per affrontare una misteriosa piaga.
Sembra, infatti, che una infezione fungina stia mietendo vittime prendendo il controllo delle persone, e l’Imperatore ha scelto proprio noi come fidati emissari per cercare di capirci qualcosa. In questo viaggio, il nostro alter ego dovrà affrontare la diffidenza degli abitanti delle isole – che guardano all’impero come a un occupatore – e anche il suo essere così diverso, essendo un deiforme. Si tratta di esseri dai tratti di nascita particolari, che si dice siano stati “toccati” dagli dei, e che sviluppano delle peculiari escrescenze sul viso e sulla testa.
Ci si muove così liberamente tra missioni primarie, missioni secondarie, scorrazzate disinteressate e la totalità libertà di creare la propria build.
Migliori impostazioni per Avowed su Steam Deck
La mia Steam Deck, dalla schermata Prestazioni, ha FSR abilitato con nitidezza 3.
Grafica – Impostazioni di base
- Risoluzione: 1280×800 (16:10)
- Modalità finestra: finestra senza bordi
- Limite fotogrammi: 30 fps
- Campo visivo: 90
- Sfocatura movimento: 20%
- V-Sync: off
- Ray-tracing: off
- Upscaling: AMD Fidelity FX3
- Qualità FSR Super Resolution: Bilanciato
- Nitidezza FSR: 10%
Grafica – Impostazioni avanzate
- Qualità grafica: Personalizzata
- Distanza del rendering: bassa
- Qualità delle ombre: media
- Qualità delle texture: media
- Qualità dell’ombreggiatura: bassa
- Qualità degli effetti: bassa
- Qualità del fogliame: bassa
- Qualità post-elaborazione: bassa
- Qualità dei riflessi: bassa
- Qualità illuminazione globale: bassa
Esperienza di gioco
L’esperienza di gioco è, in un certo senso, complicata, perché muta tantissimo da scenario a scenario. Nelle fasi di esplorazione dove non c’è una grande densità di personaggi o di nemici, infatti, il gioco se la cava molto bene, mentre può fluttuare sotto i 30 fps in aree più affollate – come le città.
La cosa non lo rende ingiocabile, preciso, ma nemmeno molto gradevole. Per ottenere le migliori performance ho trovato che sia fondamentale attivare l’FSR, ma tenerlo su Bilanciato: in questo modo si guadagna qualche frame senza rovinare troppo l’immagine. Sbilanciandolo su Prestazioni (o, peggio che mai, Prestazioni Ultra), l’immagine si slava troppo e il gioco non vale più la candela.
Altro elemento importante è tenere almeno a Medio la qualità delle ombre, che altrimenti appaiono tremendamente seghettate e davvero brutte da vedere, rovinando tutto il colpo d’occhio.






Accettati questi dettagli, l’esperienza di gioco non è affatto male su handheld: i controlli sono stati adattati bene, e anche se il gioco cambia molto la sua resa a seconda di dove vi trovate (e questo potrebbe portarvi magari a modificare le impostazioni più volte in corso d’opera), si lascia vivere abbastanza piacevolmente.
Ottima la possibilità di ingrandire notevolmente l’interfaccia, che rende molto facile sia la lettura dei menù che quella dei dialoghi: una cosa che, ad esempio, mi è mancata tanto nei menù di Kingdom Come Deliverance II.
Difficoltà delle impostazioni
Le impostazioni sono molto ordinate e suddivise in due categorie: la prima permette di gestire la risoluzione e l’attivazione dell’FSR, mentre nella seconda si gestiscono i preset dei diversi componenti grafici.
Disattivate immediatamente il ray-tracing (cosa che però vi richiederà il riavvio del gioco per poter essere resa esecutiva) e valutate eventualmente di modificare le impostazioni se il gioco dovesse rallentare troppo quando siete in città, rispetto a quando scorrazzate all’esterno. Le impostazioni, insomma, non sono difficili, ma richiedono un po’ di flessibilità a seconda del vostro gusto.
Quelle che ho segnalato permettono di rimanere sempre abbastanza vicini ai 30 fps (tenendo il frame rate sbloccato, si hanno salti che possono passare da un momento all’altro da 40 a 20 fps), ma come sempre accade potete giocare con le opzioni per trovare una soluzione più congeniale al vostro occhio.
E, come sottolineo sempre, le impostazioni e le performance di cui parlo nelle mie analisi non contano su mod, Lossless Scaling o altri tool aggiuntivi, in modo che quanto detto possa essere applicabile anche dai neofiti assoluti del mondo PC.
Ne vale la pena?
Come dicevo in apertura, sì e no. Chiaramente, lo stacco rispetto all’esperienza su desktop si avverte in modo quasi accecante – perché per ottenere un’esperienza soddisfacente su Steam Deck l’FSR è obbligatorio, ma pesa un po’ sulla nitidezza dell’immagine.
La fluidità sarebbe molto superiore sbilanciando l’FSR su Performance, ma il colpo d’occhio ne sarebbe troppo compromesso. Quindi, vale la pena vivere Avowed su Steam Deck se per voi va bene rimanere intorno ai 30 fps nella vostra esperienza di gioco e rinunciare a un po’ di effetti e orpelli che invece si hanno nella versione desktop (compreso il ray-tracing).
Steam Deck si presta molto bene, come dico sempre, anche ad affiancare un desktop, grazie al salvataggio in cloud di Steam: magari potete giocare su PC, continuare un po’ su Steam Deck e poi ritrovare il salvataggio su desktop.
Se nessuna di queste opzioni però suona appetibile per voi, c’è anche la possibilità di giocarlo in remoto dal PC (il desktop deve essere acceso e streammerà a Steam Deck, come fa PS5 con PlayStation Portal) o di giocarlo in cloud su Game Pass, dato che è incluso nel livello Ultimate dal day-one.
Se amate i giochi di ruolo in stile Oblivion o Skyrim, raccomando comunque di farlo, a prescindere dalla piattaforma: è un titolo che mi sta coinvolgendo molto e sapete che, avendo poco tempo per giocare per piacere, non è più una cosa che mi accade spesso!
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