Kingdom Come Deliverance 2 è la prova fulgida e lampante che l’ottimizzazione fa tutto. Perché se è vero che il gioco di ruolo medievale di Warhorse Studios permette di gironzolare in una Boemia aperta, rigogliosa e piena di opportunità, sembrava scontato pensare che non ci fosse modo di farlo girare su Steam Deck.
E invece l’avventura tutta spada e scudo di Henry è grandiosa da giocare su Steam Deck, sorprendente e da prendere come paradigma: non è vero che i giochi AAA attuali spingono verso una nuova generazione di PC handheld perché quelli attuali non tengono il passo. Non lo è, almeno, quando sono ottimizzati e scalabili come dovrebbero essere i titoli su PC.
Kingdom Come Deliverance 2

Steam Deck: giocabile
Uscita: 4 febbraio 2025
Genere: gioco di ruolo
Sviluppatore: Warhorse Studios
Publisher: Deep Silver
Cos’è Kingdom Come Deliverance 2
Kingdom Come Deliverance 2 è un gioco di ruolo open world che ha una particolarità: il mondo di gioco di stampo medievale non ha contaminazione magiche o fantasy, ma punta alla verità storica. Siamo nella Boemia del XV Secolo, tra guerre fratricide e lo stile di vita dell’epoca.
Le vicende seguono ancora la vita di Henry, il figlio di un fabbro che nel gioco originale perse violentemente i suoi genitori e giurò di vendicarsi contro i malfattori che glieli avevano portati via. Da lì, si dipana un’esperienza che non vuole essere accogliente, ma che è affascinante e simulativa, dove ogni fendente di spada conta e non si può pensare – come spesso accade videoludicamente – di buttare giù un esercito menando alla cieca.
Ma non è di solo combattimento che vive Henry: a mettersi in vetrina è anche il comparto narrativo, con ottimi dialoghi (e anche ottime interpretazioni), che coinvolge fin dal primo momento e che tira dentro nonostante il gameplay per alcuni possa essere spigoloso.
KCD2 è un’esperienza di gioco unica e l’industria ha davvero bisogno di esperienze di gioco uniche.
Migliori impostazioni per Kingdom Come Deliverance 2 su Steam Deck
La mia Steam Deck, dalla schermata Prestazioni, ha FSR abilitato con nitidezza 3.
Impostazioni grafiche
- Risoluzione: 1280 x 800
- Modalità in finestra: schermo intero
- Qualità complessiva dell’immagine: ridotto
- V-Sync: sì
- Limite frame rate: 45 fps o 90 fps
- Campo visivo orizzontale: 95
Scala risoluzione
- Tecnologia: FSR
- Modalità: bilanciata
- Nitidezza: metà
- Sfocatura dinamica: oggetto
- Profondità di campo vicina: sì
Impostazioni grafiche avanzate
- Antialising: SMAA 2TX
- Le altre opzioni tutte su Ridotto.
Esperienza di gioco
Lo avrete già capito dall’introduzione dell’articolo, ma l’esperienza di gioco di Kingdom Come Deliverance 2 su Steam Deck è sorprendente. Trattandosi di un gioco di ruolo open world mi aspettavo che potesse mettere in difficoltà la mia piccola handheld, ma il gioco si comporta molto bene e anche al livello di dettaglio grafico minimo l’attivazione dell’FSR permette di avere un’immagine bella da vedere e una buona fluidità grafica.
I controlli si legano benissimo all’uso in portatile, ma anche la struttura di gioco: è un open world, quindi si può scorrazzare tra missioni primarie e secondarie, stendersi su un letto per dormire e salvare – o selezionare la voce “Salva ed Esci” per salvare e chiudere il gioco tornando alla dashboard di Steam Deck.






Come immaginate, anche su altri PC handheld (ho già provato ROG Ally X e Legion Go), Kingdom Come Deliverance 2 va alla grande.
Il gioco è estremamente scalabile, ed è questo il suo più grande merito: gira rimanendo dalle parti dei 40 fps alti (45 circa, ma a volte va più in alto), motivo per cui valutate voi se imporre il blocco a 45 fps o tenerlo a 90 fps. Nel primo caso avrete meno oscillazioni, nel secondo vedrete il frame rate viaggiare anche più in alto in alcuni frangenti del gioco.
Chiaramente, alcuni scenari richiedono più sforzi di altri e c’è un fenomeno di pop-in abbastanza visibile qua e là – ma non l’ho mai trovato particolarmente fastidioso.
Positiva la possibilità di aumentare le dimensioni dei sottotitoli, non avrebbe guastato poter ingrandire un po’ anche quelli dell’interfaccia, per giocare su handheld.
Interessanti anche i consumi: non ho messo limiti al TDP, ma sono riuscita a giocare serenamente per più o meno due ore su Steam Deck OLED prima di dovermi preoccupare della batteria (che non era comunque scarica, ma poco sotto il 20%).
Difficoltà delle impostazioni
Le impostazioni grafiche sono divise in due schermate – una generale e una avanzata. È abbastanza intuitivo orientarsi: nella prima si scelgono risoluzione, limite dei frame ed eventuale upscaling. Nella seconda, si vanno a scegliere i preset per il livello grafico, o a modificare i singoli aspetti.
Come dicevo, non ho mai sentito il bisogno di modificare le impostazioni della seconda schermata, in realtà, dato che l’attivazione dell’FSR con il gioco a 800p ha restituito risultati molto positivi, modelli nitidi e senza artefatti grafici e un’esperienza sorprendentemente piacevole.
Ne vale la pena?
Assolutamente sì. Al di là del gameplay che per qualcuno potrebbe essere un po’ rigido – immaginate un The Elder Scrolls, ovviamente in soggettiva, dove però non ci sono magie, daedra o draghi – ma che è la pietra angolare dell’identità del gioco, Kingdom Come Deliverance 2 è stato una bellissima sorpresa su Steam Deck.
Considerando che i giochi AAA di recente hanno avuto qualche inciampo su Steam Deck, con anche Spider-Man 2 che ha bisogno di un ritocco per girare al meglio, vedere un titolo imponente che riesce a comportarsi così bene già da subito merita grande apprezzamento. E se, come me, amate i giochi dalla forte vena narrativa (e avete un debole per i libri di Storia), sono sicura che ci andrete a nozze.
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