In qualsiasi modo la si pensi, è difficile non riconoscere che Steam Deck sia stata un po’ l’iniziatrice della nuova ondata di piattaforme da gioco portatili, i cosiddetti PC handheld a cui questo sito è dedicato.
La scelta di Valve di realizzare un mini-PC con un approccio da console ha permesso a molte persone di avvicinarsi al mondo dei videogiochi su Steam, e oggi la sua proposta si distingue in due diverse tipologie di Deck: quella LCD, che trattiamo in questa recensione e uscita per prima, e il modello OLED, al quale dedicherò una recensione separata.
Nel 2024, allora, vale ancora la pena puntare una Steam Deck LCD, soprattutto considerando che è quella dal prezzo più accessibile di tutti? La risposta, in realtà, è un grosso sì.
Steam Deck LCD: le specifiche
APU | • AMD Zen 2 4c/8t, 2.4-3.5 GhZ • Potenza APU da 4 a 15W |
Archiviazione | • eMMC da 64 GB (PCIe Gen 2) • SSD NVMe da 256 GB • SSD NVMe da 512 GB |
RAM | • 16 GB LPDDR5 (5500 MT/s) |
Dimensioni | • 298 mm x 117 mm x 49 mm • 669 grammi |
Display | • LCD 7″ 1280 x 800 (16:10) • 400 nits, 60 Hz |
Batteria | • 40 Whr, 2-8 ore di gioco |
Connessioniwireless | • Bluetooth 5.0 • Radio Wi-Fi dual-band, 2,4 GHz e 5G Hz, 2 x 2 MIMO, IEEE 802.11a/b/g/n/ac |
Memoria esterna | • Porta UHS-I per schede micro SD, SDXC e SDHC |
Connettività | • Alt USB-C con DisplayPort 1.4; fino a 8 K a 60 Hz o 4K a 120 Hz • USB 3.2 Gen 2 per alimentazione o connessione accessori |
Steam Deck LCD: cosa c’è nella scatola
Incluso nell’acquisto di qualsiasi modello di Steam Deck si trova:
- Steam Deck
- 1 x blocco alimentatore da 45W con cavo da 1,5 metri
- Custodia con guscio rigido.
Top: accessibilità e immediatezza
L’idea alla base di Steam Deck è molto semplice: permettere di giocare i giochi PC della propria libreria Steam con l’immediatezza che di solito garantiscono le console.
Questo significa che Deck non ha Windows, ma SteamOS – un suo sistema operativo basato su Linux. E significa anche che non tutti i giochi che funzionano su Windows funzionano anche su SteamOS.
Per questo motivo, Valve ha introdotto sul suo catalogo digitale un sistema di distintivi: verificato per i giochi che girano perfettamente, giocabile per quelli che magari hanno testi piccoli o richiedono i click su un lancher per l’avvio, non supportato per quelli che non funzionano su Deck.
Il sistema è ancora lontano dall’essere perfetto (a volte indica come verificati giochi con performance così così, o indica come non supportati titoli che girano perfettamente), ma è un’ottima bussola per chi vuole orientarsi.
L’immediatezza sta tutta qui: quando si accende Steam Deck, si fa il primo login nel proprio account Steam e si scaricano tutti i giochi in proprio possesso sul catalogo. O, volendo, se ne acquistano degli altri.
Una volta scaricati, nella stragrande maggioranza dei casi basta premere sull’icona di un gioco per avviarlo e preoccuparsi solo di giocare. Una cosa che su PC, sappiamo, non sempre è possibile, perché bisogna intervenire nelle impostazioni grafiche per trovare il miglior equilibrio per il proprio hardware. Su Steam Deck, quando un gioco è verificato di solito non c’è bisogno – e anche quando è solo giocabile spesso perfino le impostazioni standard sono sufficienti a godersi il gioco.
Questo approccio rende Steam Deck una handheld molto molto accessibile, perché non si è costretti a passare per Windows – una piattaforma che sulle portatili è solo “adattata”, ma che di fatto presenta la stessa interfaccia che avreste su un computer desktop da 27″, con tutti i suoi pro e i suoi contro.
In questo, tutt’oggi Steam Deck rimane imbattibile. Quando tutto va liscio – e va tutto liscio molto spesso – potete scaricare un Control, un Horizon Forbidden West, un Gone Home, un Death Stranding, un Ghost of Tsushima e giocare senza pensare a nient’altro.
Peraltro, la presenza di uno slot per la Micro SD dove salvare e avviare i propri giochi (con performance che non cambiano rispetto all’archiviazione interna, se non per la velocità di avvio) è ottimo per chi vuole aumentare lo spazio a disposizione senza aprire il corpo di Deck e cambiare il suo SSD.
Flop: non tutti i giochi sono compatibili
Un aspetto che invece potrebbe farvi storcere il naso è che, non essendo basata su Windows, Deck non può far girare tutti i giochi che magari avete già su PC. Se, ad esempio, avete giochi su PC Game Pass, su Epic Games Store, su GOG e via dicendo, solo con soluzioni “extra” (installando client esterni) potete adattarvi a giocarli anche su Deck, ma la cosa non è prevista nativamente.
Inoltre, non essendo la piattaforma basata sulla potenza hardware come concorrenti più costose (pensiamo a ROG Ally o Legion Go), non tutti i giochi appena usciti – se male ottimizzati – restituiscono buone performance.

Horizon Forbidden West, pur essendo un gioco dal colpo d’occhio importante, è stato ottimizzato in modo eccellente dal giorno 1 su Steam Deck. Hellblade II risulta invece molto più difficoltoso e costretto (come anche Starfield), mentre un gioco come Dragon’s Dogma II (che ad onore del vero aveva problemi anche su desktop molto prestanti) risulta impossibile da giocare su Steam Deck.
In questo, il sistema di verifica dei giochi sicuramente viene incontro al giocatore, impedendo che compriate un gioco completamente non supportato senza alzare un sopracciglio prima di farlo.
Top: la più ergonomica
È un discorso che vale anche per la OLED, ma Steam Deck LCD pur avendo un design piuttosto ingombrante è sorprendentemente ergonomica. Sui fianchi, infatti, le sue impugnature lasciano abbastanza spazio per le mani, permettendo di abbrancare Deck senza dover tenere la presa troppo “stretta” e chiusa.
Il risultato è che accoglie bene le mani e, pur avendo un peso non indifferente, si riesce a giocare anche per lunghe sessioni senza troppi patemi. Si tratta, in questo caso, però sempre di un fattore molto soggettivo e lo sottolineo.
Nel mio caso, ad esempio, sto particolarmente comoda con la mia Steam Deck e il suo guscio con piede sul retro, che mi permette di tenerla poggiata sulle gambe senza sostenerne il peso. Una soluzione che ben si sposa alle impugnature accoglienti della piattaforma Valve.
Flop: display migliorabile (ovviamente)
Sembra quasi parodistico dirlo dato che c’è un motivo se Valve ha prodotto la OLED, ma il display da 7″ di Steam Deck LCD non è il massimo della vita.
Se le sue dimensioni vanno piuttosto bene (come anche il rapporto di 16:10, a cui i giochi si adattano bene in moltissimi casi), la resa cromatica è invece da rivedere e i colori risultano piuttosto smorti e poco vivaci. Un peccato, che non mina l’esperienza di gioco ma che se vi vede affiancare il suo display a quello di altre proposte non OLED vede Deck sfigurare senza troppi giri di parole.
Non un fattore che può farvi rinunciare all’acquisto (ci ho giocato serenamente anche io per molti mesi senza preoccuparmene troppo, pur avendo in casa anche un Switch OLED come spietato metro di paragone), ma di cui tenere conto se avete un po’ di budget in più, per valutare di iniziare direttamente con Steam Deck OLED.
Top: batteria non così male
Quando comprai Steam Deck, la prima cosa che mi allarmò fu il sentire tanto parlare della sua batteria. Che però non mi è mai sembrata così male.
I suoi 40Whr si difendono piuttosto bene: certo, suoi giochi AAA arrivare a due ore di gioco è già un evento importante, ma il fatto che Deck mantenga un approccio molto immediato (di base non vi fa scegliere la potenza che eroga, come si fa su altre handheld, andando da 4 a 15W a sua scelta) si dimostra spesso abbastanza bilanciato.
Con un Dave the Diver, allora, potreste trovarvi a giocare anche per tre orette senza troppe preoccupazioni, mentre con giochi più pesanti come Cyberpunk 2077 o Baldur’s Gate III è più realistico aspettarsi di arrivare intorno alle due ore.

Considerando che ho visto handheld faticare a sfiorare l’ora e mezza, non è poi così male e visto che Deck non punta solo sulla forza bruta – ma è anche una eccellente macchina da emulazione e per recuperare indie, la batteria è più che dignitosa rispetto al prezzo della handheld.
Flop: touchscreen
Insieme al display, anche il touchscreen di Steam Deck LCD è rivedibile – ed è un’altra cosa che è stata cambiata nel modello OLED, dove è stato accresciuto il polling rate.
Utilizzando il touch, se venite da Nintendo Switch o dagli smartphone/tablet, si nota subito che la risposta non è altrettanto immediata. Di tanto in tanto, anzi, si ha un po’ la sensazione di avere davanti un vecchio schermo resistivo, perché si percepisce il momento di attesa tra l’invio del tocco e l’esecuzione dell’azione.
Considerando che il touch si usa (e solo se si vuole) solo per l’interfaccia e mai per giocare, non è una grossa preoccupazione, ma indubbiamente un touch migliorato come quello di OLED – che dà sensazioni premium come quello di Switch – rende più gradevole e raffinata l’esperienza d’uso.
Steam Deck LCD è disponibile sul sito ufficiale in diversi tagli. Il modello da 64 GB (369€) e quello da 512 GB (469€) sono in vendita fino a esaurimento scorte.
Il modello da 256 GB (419€) è ancora in produzione e completa la line-up con i due tagli OLED.
Steam Deck LCD
Steam Deck LCD propone anche nel 2024 un rapporto qualità-prezzo difficile da battere per quanti vogliono avvicinarsi al panorama delle handheld puntando soprattutto sull'immediatezza. Con un approccio vicino a quello delle console, si tratta di un dispositivo che trova il giusto equilibrio tra esperienza di gioco, ergonomia e un corpo facile da portarsi dietro senza troppi ingombri. È l'ideale per chi non vuole spendere troppo e ha tanti giochi di cui godere già nella libreria di Steam.
Pro
- Design paradossalmente molto ergonomico
- Discreta durata della batteria
- Dissipazione e ventole nei modelli più recenti
- Presenza dello slot per la micro SD
- Accessibilità e immediatezza eccellenti
Contro
- Risposta del touchscreen non proprio premium
- Display non sempre all'altezza
- Wi-Fi non eccezionale
- Non tutti i giochi Steam sono compatibili
- Esperienza di gioco8
- Immediatezza9
- Portabilità8
- Ergonomia9
- Versatilità7