Purtroppo, uno dei fianchi scoperti di Steam Deck, per via di SteamOS, è nei giochi che fanno uso di sistemi anti-cheat e DRM votati a questo scopo. È il motivo per cui, ad esempio, non potete giocare Call of Duty su Steam Deck (a meno di non installarci Windows, ma avrebbe poco senso), o EA Sports FC.
Ma perché succede e cosa spinge i publisher a usare questi sistemi anti-cheat su Steam Deck, rinunciando all’utenza che si trova sul PC handheld?
La domanda è stata posta direttamente a Valve da Frandroid (thanks, SteamDeck HQ), con il progettista Pierre Loup Griffais che ha spiegato come questo non dipenda direttamente dalla compagnia, ma dai publisher autori dei giochi.
Anti-cheat su Steam Deck: cosa ne pensa Valve
Nelle parole di Griffais, che traduco integralmente:
«Penso che il problema dell’anti-cheat sia molto diverso dal nostro approccio alla compatibilità mediante Proton. Si tratta, fondamentalmente, di qualcosa che richiede un costante supporto.
Pertanto, se gli sviluppatori non possono offrire quel supporto, perché il loro pubblico su SteamOS è limitato, è una cosa abbastanza naturale. Non è che si siano dimenticati di mettere una spunta, o qualcosa del genere: hanno bisogno di rispondere alle problematiche, quindi gli serve una infrastruttura.
È una dinamica la cui linea si appiattirà nel corso del tempo. I giochi in questione, come gli shooter competitivi, non è che siano comunque il massimo, giocati in portabilità. Se ci saranno sempre più utenti, un giorno, allora magari gli sviluppatori allocheranno più tempo per queste piattaforme.
Gli sviluppatori devono dare sempre priorità ai numeri degli utenti. Dal canto nostro, noi facciamo del nostro meglio per dare tutti gli strumenti possibili affinché possano sviluppare ciò di cui hanno bisogno – ma la decisione deve venire da loro. Non è una cosa che mi preoccupa troppo: penso che le cose siano in movimento e che accadano come devono accadere».
Insomma, la questione dell’anti-cheat su Steam Deck non dipende puramente da Valve, ma sono i singoli autori a dover fare in modo da aggirarla, se scelgono di pubblicare un titolo anche su SteamOS.
Se, però, l’utenza su Steam Deck è limitata, è difficile immaginare che il loro sforzo – e le risorse che richiede – venga ripagato: è insomma una questione di diffusione e di capillarità del sistema. E, anche per questo, l’arrivo di SteamOS anche su piattaforme terze, come Lenovo Legion Go S e chissà quali altre dopo la prossima beta, potrebbe dare una grossa mano.
VIA | Steam Deck HQ, Frandroid