Ho un debole per i giochi di ruolo a turni per l’HD-2D, essendo una grande amante di Octopath Traveler. Inutile dire che ho avuto subito interesse per Dragon Quest III HD-2D Remake, soprattutto nell’ottica di immaginare di giocarci su Steam Deck.
Così, dopo un po’ di prove, eccoci a vedere come si comporta il ritorno di questo grande classico vissuto in handheld, considerando che è Verificato fin dal day-one per Deck.
Dragon Quest III HD-2D Remake

Steam Deck: verificato
Uscita: 14 novembre 2024
Genere: gioco di ruolo
Sviluppatore: ARTDINK, Square Enix
Publisher: Square Enix
Questo articolo è stato realizzato grazie a un codice del gioco
fornito da Square Enix tramite Rainmaker. Grazie!
Cos’è Dragon Quest III HD-2D Remake
Uscito originariamente nel 1998, il terzo capitolo della saga Dragon Quest può vivere ora una nuova giovinezza con questo Dragon Quest III HD-2D Remake, che riprende l’avventura delle origini della trilogia di Erdrick per dotarla dello stile HD-2D che ha incantato i giocatori di Octopath Traveler e Triangle Strategy.
L’elemento visivo spicca grazie a una combinazione di pixel art dettagliata ed effetti di illuminazione 3D, che donano profondità e vita al mondo di Alefgard e che, come vedrete nel resto dell’articolo, sono particolarmente deliziosi da vedere nello schermo di Deck. Gli scenari risultano infatti più vibranti, mentre gli effetti dinamici – come acqua scintillante e ombre realistiche – danno al gioco una personalità più moderna, senza però mai rinnegare le sue origini.
Parliamo, infatti, di un remake molto fedele, anche nelle meccaniche, che rimangono quelle di un gioco di ruolo giapponese a turni basato su un sistema di personalizzazioni delle classi. Tuttavia, per sposare un approccio di gioco più moderno, ci sono migliorie significative, come il salvataggio automatico, i menù migliorati o la gestione del party più intuitiva.
Migliori impostazioni per Dragon Quest III HD-2D Remake su Steam Deck
La mia Steam Deck, dalla schermata Prestazioni, ha FSR abilitato con nitidezza 3.
Le impostazioni di gioco standard, e che vanno molto molto bene, sono:
Schermo
- Modalità di visualizzazione: schermo intero
- Risoluzione 1280×720
- Frame Rate: 60 fps
- V-Sync: sì
Grafica
- Qualità generale: Alta
- Qualità ombre: 3
- Area ombre: 3
- Anti-aliasing: 3
- Qualità texture: 3
- Scala di rendering: 3
- Ambient occlusion: 3
- Profondità di campo: sì
Tuttavia, come vedremo, si possono anche applicare alcuni piccoli cambiamenti.
Esperienza di gioco
L’esperienza di gioco è piuttosto buona e molto godibile già con le impostazioni standard. Il gioco si mantiene vicino ai 60 fps, anche se in alcune ambientazioni possono verificarsi dei cali rispetto ad altre e il frame rate non rimane quindi granitico.
Niente che possa creare problemi all’esperienza, capiamoci, ma se puntate sempre i 60 non sempre è possibile: se volete, potete abbassare il limite dei frame dalle impostazioni di Steam Deck (a 40 o 45) per avere un’esperienza più stabile, o provare ad abbassare un po’ la qualità delle ombre e la scala di rendering.



Per il mio occhio, abbassando questi parametri però il gioco diventava un po’ meno bello da vedere rispetto alle impostazioni Verificate, quindi preferisco avere i 60 fps nella maggior parte del tempo, qualche calo qua e là e i begli effetti di luce previsti dagli autori.
Unico vero neo tecnico può essere l’assenza del supporto ai 16:10, il che significa che il gioco gira necessariamente a 1280×720 (anziché 1280×800), con quindi due piccole bande nere sopra e sotto.
All’infuori della parte tecnica, il gioco si presta benissimo a essere vissuto su handheld, anche perché in questa versione ha dalla sua una funzionalità di salvataggio automatico che rende molto meno difficile un approccio da mordi-e-fuggi. Inoltre, essendo un gioco a turni con tanto di combattimenti casuali, trovo che sia super godibile per il grinding in portatile.
Difficoltà delle impostazioni
Le impostazioni sono in realtà piuttosto semplici, considerando che si può giocare benissimo anche tenendo quelle di default. Unica cosa: ho abbassato il TDP della mia Steam Deck a un massimo di 10 Watt senza incappare in alcun problema, per risparmiare un pochino di batteria.
Potete pensare di farlo se magari state giocando fuori casa: il gioco non è troppo severo con i consumi, ma ci sono momenti in cui succhia via un bel po’ di energia dalla batteria di Deck. Con il TDP a 10, riesce comunque a tenere i 60 fps con tutte le impostazioni grafiche a 3 nella maggior parte del tempo. Se doveste notare dei rallentamenti, potete provare ad alzare intorno a 12 Watt.
Ne vale la pena?
Arrivati a questo punto dell’articolo, penso si sia capito che ritengo che Square Enix abbia fatto un ottimo lavoro nel rendere Dragon Quest III HD-2D Remake godibile su Steam Deck.
Il gioco si sposa molto bene a un approccio in portatile, il suo comparto tecnico è una delizia su uno schermo quello di Deck OLED e la possibilità di giocare un po’ con il TDP senza perdere significativamente niente nel frame rate rende buono anche il lato dei consumi.
Insomma, per gli amanti dei JRPG a turni si tratta di un classico super godibile in portatile.
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