Aggiornamento 10 giugno: a conferma della notizia, Microsoft si è portata avanti e ha annunciato i PC handheld in collaborazione con ASUS, ai quali secondo Windows Central stava dando priorità – ed effettivamente è stato così.
Da ormai parecchi mesi, sentiamo parlare del progetto di una Xbox portatile, una vera e propria console marchiata Xbox che funzionerebbe con un sistema proprietario, orientata a far girare i giochi che si vivono anche sulla console domestica. Tuttavia, stando a quanto svelato in esclusiva da Jez Corden di Windows Central, sembra proprio che questo progetto sia stato messo in attesa da Microsoft, per motivi molto chiari – e molto sensati.
Come riferisce il reporter, infatti, Microsoft avrebbe scelto di dare priorità ad altre due cose: la prima è il suo PC handheld in collaborazione con ASUS, di cui abbiamo visto qualche leak nelle scorse settimane e che aspettiamo di scoprire.
Non c’è fretta, quindi, di avere una vera e propria Xbox portatile, se a breve ti tufferai nel segmento dei PC handheld con una macchina che porta il tuo brand.
Il secondo motivo, ancora più sensato, è nientemeno che Windows 11.
Windows e il gaming devono andare a braccetto, prima di una Xbox portatile
Come sottolineato da Corden, infatti, Microsoft è intenzionata a migliorare l’approcciabilità di Windows 11 per tutti coloro che sono interessati a giocare.
Al momento, come noi utenti di PC handheld sappiamo molto bene, il sistema operativo è ottimo per la sua flessibilità, ma pessimo per la sua immediatezza e la sua pesantezza: se vuoi solo giocare, è folle che devi muoverti in una interfaccia che fa a cazzotti con schermi piccoli, non pensata per il touchscreen, e che ti segnala aggiornamenti per feature che non userà mai e non fanno che appesantire i processi di sistema (e peggiorare le performance di gioco).

Già al CES di gennaio, Microsoft aveva detto che entro l’anno mirava a migliorare l’esperienza di gioco su Windows 11, sfruttando proprio il suo know-how acquisito in oltre vent’anni di gaming immediato su Xbox. Questa misura potrebbe significare, ad esempio, un layer “accessibile” simile a quanto fatto su Steam Deck, dove SteamOS accoglie l’utente nella schermata di gioco e solo se lo si vuole si passa al desktop completo – e non il contrario, come accade su Windows.
Oltretutto, anche lo stesso SteamOS può aver dato una sveglia alla situazione, considerando che Valve ha da poco reso disponibile il suo sistema anche per macchine di terze parti – e che non sono pochi gli utenti che stanno scegliendo di rinunciare alla flessibilità di Windows per sposare l’immediatezza imbattibile del sistema di Valve, e poter giocare in pace e al massimo delle performance.
Uno snellimento di Windows permetterebbe anche alle future macchine con Z2 Extreme (come potrebbero essere proprio la ASUS Xbox, o la futura MSI Claw A8, o Legion Go 2), di offrire un’esperienza di gioco molto più smooth.
E, se dovesse rivelarsi un successo, potrebbe addirittura rendere superfluo l’arrivo di una vera Xbox portatile: ogni PC handheld con Windows, a quel punto, si potrebbe ritenere tale.
Vediamo come Microsoft si muoverà nei prossimi mesi. Windows è nelle sue mani e, indiscutibilmente, è il momento di migliorarlo per venire incontro a questo crescente segmento del mercato gaming.
VIA | Windows Central